Metal Zone (it)
I venti secondi che introducono al nuovo album dei Belphegor sono di per sé sufficienti per comprendere cosa ci attenderà dopo: campane che suonano, un gelido vento e terrificanti lamenti di anime dannate fanno da preludio, infatti, al massacrante black/death dei discepoli dei Behemot.

Il settimo sigillo del combo austriaco è una micidiale mistura di crudeltà e perversione: furiosi blast-beat e repentini cambi di tempo magistralmente eseguiti fanno da sostegno ai riff di stampo prettamente black e ad un cantato qualitativamente convincente tanto nel growl gutturale quanto nello scream acuminato: con “Bondage Goat Zombie”, i Belphegor concedono meno spazio ai tecnicismi e più attenzione alle atmosfere sulfuree e agli inserti melodici con massiccia presenza di elementi black metal.

“Stigma Diabolicum”, “Justine: Soaked In Blood” e la conclusiva “Der Rutenmarsch” sono, a mio avviso, i brani migliori del platter, tre piccoli capolavori proprio per quella tetra vena melodica che li avvolge.

Il songwriting molto ispirato, l’esecuzione ineccepibile e la produzione limpida rendono questo album intrigante, irresistibile, imperdibile!

P.S. Qualora non risultasse chiaro dal titolo e dalla cover, le tematiche di “Bondage Goat Zombie” ruotano attorno al sesso estremo…Bondage.

90/100 by Viking Blood Metalzone.it Italy